Google Chrome diventa il primo browser predittivo

Google, con tutti i servizi che offre, ci ha ormai abituato al suo modus operandi. Velocità, immediatezza e ricerca sono le parole chiave della casa di Mountain View, che si evolve di giorno in giorno per dare all’utente un’esperienza sempre migliore. Oggi vi parliamo di un’interessante novità introdotta nell’ultima beta di Google Chrome: prende il nome di Omnibox, e si occupa di caricare più velocemente le pagine già visitate in precedenza. Ma vediamo come.

MAME arriva su Google Chrome

La storia videoludica, col passare degli anni, si fa sempre più spessa. È sempre maggiore il numero di prodotti che di mese in mese vengono rilasci sul mercato, e di conseguenza cresce anche il numero di quei giochi che pian piano cominciano ad invecchiare, ricordati comunque dai nostalgici e da chi vuole riscoprire un po’ di storia di questo affascinante medium. E questa notizia, cari retrogamer, è dedicata proprio a voi, perché oggi il vostro Chrome è protagonista di un graditissimo ritorno direttamente dal passato.

Google insieme a Facebook sono uno dei migliori brand sul mercato

Ogni inizio anno la Nielsen Company pubblica i risultati dell’indagine di mercato relativa ai maggiori brand digitali. Come molti si aspettavano, quest’anno il top brand per eccellenza è Google, seguito da Facebook e poi da Apple. Nel settore dei siti web, Google si piazza in prima posizione con 153,5 milioni di visitatori unici al mese, seguito da Facebook con 137,5 milioni di visitatori mese. Alla terza posizione, si piazza Yahoo!.

Google ripercorre il 2011 in un video

È 31 Dicembre. Tempo di festa, di vacanze e non meno di resoconti. La fine di un anno spinge chiunque a riassumere gli avvenimenti dei 365 giorni appena trascorsi, si fanno propositi e ci si appunta le proprie buone intenzioni per l’anno nuovo. Che poi siano rispettate o meno, questo è un altro discorso.
È stato un anno intenso, questo, di certo ricchissimo di avvenimenti in tutte le parti del mondo; è stato un anno pieno di rivoluzioni, di scontri, di feste e di tragedie; un anno in cui abbiamo perso molte figure, nel mondo, sia positive che negative. Ma cosa abbiamo usato per informarci, in questi ultimi dodici mesi? Internet, ovviamente, oltre che i social network. E poteva Google, proprio per l’occasione, non inventarsi qualcosa di commemorativo? No, ovviamente!

Chrome e Firefox: c’è l’accordo

Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato spesso di quote di gradimento dell’utenza, di percentuali, e dei browser più usati in generale. Oggi, in questa terribile guerra tra titani che sembra cominciare ad apparire sull’orizzonte del web, vi diamo una notizia un po’ diversa, quella che riguarda cioè l’accordo appena stipulato tra Google Chrome e Mozilla Firefox.

Google dona 100 milioni di dollari in beneficenza

In un periodo di crisi economica come questo, vedere aziende che ancora investono nel futuro ingenti cifre come ha fatto Google nei giorni scorsi è sicuramente un ottima notizia. Google, ha investito oltre 100 milioni di dollari in varie iniziative benefiche. Questi 100 mila dollari e oltre, sono stati investiti in 4 “cause” benefiche.

Le quattro cause benefiche dove Google ha volute investire i suoi soldi sono:

Insegnamento delle discipline scientifiche, finanziare circa 3 milioni di futuri scienziati e ingegneri.

Istruzione per le ragazze in Africa, dove maggiore istruzione significa meno probabilità di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Il finanziamento è destinato a 10.000 ragazze nei Paesi in via di sviluppo.

Google Chrome 16 introduce il sistema di account

Vi abbiamo parlato solo da pochi giorni di quanto Google Chrome sia utilizzato da moltissimi utenti e di come rappresenti attualmente il secondo browser più usato al mondo. In quanto tale, ovviamente, la casa produttrice non può starsene con le mani in mano, ma deve provvedere a fornire aggiornamenti costanti. Proprio da qualche giorno è disponibile l’aggiornamento a Google Chrome 16, che introduce per la prima la funzione degli account da collegare al browser (oltre a correggere errori qua e la). Andiamo a vedere nel dettaglio di cosa si tratta.

British Telecom denuncia Google per la violazione di sei brevetti

Nuove beghe legali per la grande G. Google, questa volta, si sente chiamata in causa dalla britannica British Telecom, la quale dichiara che Google ha violato 6 brevetti da lei registrati e quindi utilizzabili in via esclusiva. I brevetti spaziano da un “apparato e metodo per le telecomunicazioni” e l’invio di informazioni geolocalizzati ad un “sistema di navigazione” fino ad arrivare ad uno per la gestione della banda mobile.

Non è la prima volta che Google si trova chiamata in causa per brevetti relativi al suo sistema Android. Questa volta, però, British Telecom punta il dito anche contro i nuovi servizi di Google, Google + il suo social network e contro il più rinomato Google Music. L’operatore telefonico britannico, però punta il dito anche contro Google Maps.

Google ha in mente un sistema di Single Sign-On

I Chromebook sono prodotti particolari. Per quanto il sistema operativo Google Chrome si presenti per molti aspetti innovativo e rivoluzionario, rimane il fatto che sia totalmente basato su internet, e che non risulti di conseguenza appetibile per una larga fetta di utenza (soprattutto in Italia, dove la copertura internet non è esattamente molto sviluppata). Senza avere una connessione, insomma, non si può fare davvero nulla coi Chromebook e con Chrome OS.