Chrome e i malware sul Web Store

di Redazione Commenta

Si parla spesso di sicurezza, privacy e gestione dei dati su internet. Oggi vogliamo darvi una notizia che vede al centro dell’attenzione proprio Google Chrome, il browser del colosso di Mountain View, che secondo alcuni studi sembrerebbe pullulare di malware e applicazioni nocive per l’utente. 

L’azienda che ha condotto queste ricerche prende il nome di Kaspersky Lab, e si occupa proprio di questioni inerenti alla sicurezza informatica e al modo in cui i browser si interfacciano con i loro utenti. Ha recentemente annunciato di aver riscontrato diverse irregolarità all’interno del Chrome Web Store, dove sarebbero presenti numerosi malware mascherati da comuni estensioni per il browser. Il giochetto è semplice: queste applicazioni userebbero Facebook come scusa per fare in modo che l’utente in questione accetti il collegamento. Peccato che, una volta dato l’ok sul social network, i trojan prendano il controllo dell’account della vittima scrivendo messaggi automatici ed effettuando l’iscrizione a pagine specifiche, senza alcuna richiesta di consenso.

E il raggiro continua: per incentivare le iscrizioni, le “estensioni” prometterebbero agli utenti anche diversi premi in denaro (proprio come si vede dall’immagine che vi alleghiamo qui in alto), strettamente dipendenti dal numero di persone che, consigliate dalla povera vittima, concederanno il loro “Mi Piace” all’applicazione. Considerando il numero di utenti iscritti al famoso social network di Zuckerberg, e soprattutto considerando il vasto range di conoscenze informatiche che presentano, non fatichiamo a credere come questo possa risultare un trucchetto funzionale ed efficace.

Per fortuna, però, sembrerebbe si tratti di un fenomeno molto limitato: Kaspersky Lab racchiude il fenomeno solo al Brasile e a qualche altro paese di lingua portoghese. Google, a quanto pare, sta lavorando sodo per riuscire ad eliminare queste problematiche dal suo Web Store, che immaginiamo non facciano molto piacere a società ed utenti.

Fate attenzione, e non fidatevi delle estensioni che si installano attraverso Facebook.

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