
Google Maps, come sapete, è probabilmente il più grande database online per quanto riguarda la geografia e la localizzazione. La sua gestione, come immaginate, comporta un lavoro enorme: pensate a dover utilizzare in combinazione satelliti, macchine fotografiche, Google Car e diversi altri strumenti per digitalizzare e tenere sempre aggiornato tutto il pianeta. Ma non si tratta soltanto di digitalizzazione: a volte entrano in gioco anche forze politiche per le quali Google può fare davvero poco, e a volte c’è bisogno di scendere a compromessi. È il curioso caso di cui vi parliamo oggi.