Perché non credo nel successo di Chrome OS (Appunti Digitali)
Dopo la prima analisi di Enrico, riporto il mio parere sulla questione Chrome OS. È raro nella storia dell’informatica, un momento di conflitto come quello che stiamo vivendo. Fino a
Dopo la prima analisi di Enrico, riporto il mio parere sulla questione Chrome OS. È raro nella storia dell’informatica, un momento di conflitto come quello che stiamo vivendo. Fino a
Sappiamo che Google sta sviluppando un sistema operativo gratuito, che presto riempirà i Pc di tutto il mondo. Per questo dall’annuncio sono bastati pochi giorni per far impazzire la rete
Courtesy of Engadget L’annuncio della nascita di Chrome OS, il primo (o secondo, se si considera Android) sistema operativo di Google, ha sparigliato le carte in un mercato che sembrava
Google oltre al sistema Android per smartphone sta lavorando su un vero e proprio sistema operativo per Portatili e PC. Si tratta di Google Chrome OS che è ancora in
Inutile dirlo, Google punta tutto sul nuovo browser Chrome, dal primo rilascio ufficiale le cose sono cambiate notevolmente, ogni versione ha nuove opzioni, i miglioramenti sono sempre più sostanziosi e
Google fa il suo ingresso nel mondo dei sistemi operativi, annunciando Google Chrome OS, un progetto opensource che mira a sviluppare un sistema operativo che inizialmente sarà destinato all’impiego con
Google oltre al sistema Android per smartphone sta lavorando su un vero e proprio sistema operativo per Portatili e PC. Si tratta di Google Chrome OS che è ancora in
Si affollano le speculazioni e i chiarimenti. La discussione e’ sfaccettata: investe Android e Microsoft, Eric Schmidt e Apple Original post by [email protected] (Emanuele Menietti)
Engadget ha pubblicato alcune immagini di anonima provenienza ritraenti ancora una volta dei fantomatici screenshot di Chrome OS, il sistema operativo svelato da Google pochi Original post by [email protected] (Emanuele
Colpo di scena in casa Microsoft: il pacchetto Office avra’ una versione online ed assolutamente gratuita. E’ questa la risposta della casa di Redmond ai magnati del web di Google