La funzionalità desktop mode di Android è, nel panorama attuale, ancora largamente imperfetta. Sebbene collegare uno smartphone Android a un monitor esterno sia tecnicamente possibile, il risultato è spesso un’esperienza d’uso insoddisfacente e un’immagine non ottimale.
In sostanza, pur funzionando, l’attuale implementazione non soddisfa le aspettative degli utenti, specialmente se confrontata con soluzioni avanzate e mature come la modalità DeX di Samsung, che ha da tempo dimostrato la possibilità di offrire un ambiente desktop pienamente funzionale.
Fortunatamente, l’inerzia sta per finire e Google sembra determinata a colmare il divario. L’indicazione più chiara di questo impegno arriva dal browser più diffuso al mondo: Google Chrome.

Chrome guida la rivoluzione del desktop
Il primo, significativo passo verso una vera esperienza desktop inizia proprio dalla navigazione web. Secondo le recenti scoperte condivise da Android Authority e da esperti come Mishaal Rahman, Google sta introducendo una funzionalità rivoluzionaria in Chrome. Questa novità elimina la necessità di attivare manualmente l’opzione “Sito desktop” ogni volta che si utilizza un monitor esterno.
In pratica, Chrome è in fase di test per richiedere automaticamente la versione desktop dei siti web quando rileva che l’app è in esecuzione su un display collegato. Ciò avviene attraverso una modifica dell'”user agent” del browser, che comunica ai server dei siti web di trovarsi in un ambiente desktop. Il risultato è un’esperienza di navigazione immediatamente ottimizzata, con la corretta visualizzazione e il layout completo dei siti garantiti sin dal primo caricamento, senza interazioni manuali da parte dell’utente.
Questa novità di Chrome si inserisce in un quadro più ampio: il perfezionamento della Android Desktop Mode. A differenza del semplice mirroring dello schermo, questa modalità, che Google sta affinando nella versione Android 16 QPR1, mira a replicare fedelmente l’esperienza PC.
A cosa serve la desktop mode?
La desktop mode permette di aprire le app in finestre ridimensionabili, di gestire il multitasking con il passaggio fluido tra le applicazioni e di utilizzare periferiche come tastiera e mouse, proprio come su un computer tradizionale. In questo ambiente, Chrome è l’applicazione che riceve il trattamento più completo e ambizioso: la sua interfaccia si trasforma per includere una barra delle schede completa, una barra del titolo con i pulsanti di minimizza, massimizza e chiudi finestra, e un layout che richiama da vicino le versioni per Windows e macOS.
Considerando la portata di queste ambizioni, è ragionevole attendersi che questo stesso livello di ottimizzazione sarà esteso in futuro anche alle altre app di punta di Google, dalle suite di produttività come Documenti e Fogli fino ad altre applicazioni chiave. Il messaggio è chiaro: Google vuole che Android sia un sistema operativo altrettanto competente sul grande schermo quanto lo è su quello tascabile.
Per chi è impaziente, la nuova funzione di Chrome è già disponibile per essere sperimentata. Sebbene non sia attiva per default, è sufficiente accedere alle impostazioni avanzate, digitando nella barra degli indirizzi chrome://flags, quindi cercando la voce “Request Desktop User-Agent on external displays”, abilitarla e riavviare il browser.